Untiled…

Agosto: Immense distese vuote popolano l’arida e secca terra che brucia al sole d’estate, forme indefinite di gialli, verdi, marroni, colorano linee, punti e piani, rossi bruciano, neri volano, azzurri respirano.

Fuochi rivolti al cielo bruciano sempre più altri e si mimetizzano come nuvole nelle ore di una lunga giornata d’estate.

Il mio respiro trasuda sudore, non lo sento passare dai polmoni, piccoli granelli di cenere ostruiscono il passaggio del mio ossigeno, le mie vene sono gonfie, pulsano, l’umida pelle traspira a fatica nel rovente mio corpo ed esposta alle più impertinenti ore di un agosto umido.

Il turchese del mare rinfresca la mia mente e il mio corpo.

Il sole assorbe la mia pelle bianca e la dipinge di se stesso.

L’estate assorbe il verde delle foglie e lo rende giallo.

Rumore di vento accelera il movimento di ardenti scintille che bruciano distese infinite, rosso di sera, notte stellata ed un mondo pieno di luce.

Settembre: Caldo, freddo, umido, secco, grigio, giallo, azzurro, grigio.

Smog attaccato ai muri dei palazzi. Instabilità. Uomini e donne marroni dal sole e neri d’umore. Se c’è un colore che mi disgusta è il marrone, raramente riesco a digerirlo.

Si respira un cambiamento, ansia mal di testa e stress.
 Mi rendo insopportabile a me stessa, quest’aria mi toglie il respiro, si blocca all’esofago e per mandarlo giù ci vuole un bel pò di sforzo.
Assorbo il malumore altrui e divento ansiosa, sono un’aspirapolvere, e di polvere vi assicuro che a roma c’è nè tanta.
A volte cerco sperimentare e contenere un moderato livello di ansia per adattamento in modo tale da migliorare il grado di prestazioni di interesse, partecipazione, coinvolgimento.
L’umore cambia le persone tutti i giorni, ed io cambio con loro, in bilico tra realtà e pazzia camminiamo sul filo infinito della quotidianità.
Lunatica? Non per me stessa ma per colpa degli altri. Questa è la mia colpa.
I giornali e le televisioni a settembre riprendono appieno il loro lavaggio del cervello sull’essere umano. Odio ciò che fanno, rendono le persone tristi e preoccupate. Tutte queste cavolate sono state create per il malessere.
Loro mangiano te, tu guardi loro, ti rattristi perché sei morto di fame. Lo sai che siamo noi quelli che gli danno da mangiare? A loro il petto e a noi le ossa, se li votiamo.
Meglio morta di fame che non conosce i vizi altrui. Io voglio soddisfare i miei se non posso nulla. Egoista.
Notti insonne. Notti profonde.
L’acqua della doccia assorbe il sole. Lacrime assorbono le persone.
Qualcosa di nuovo sta per presentarsi… il grande inverno è alle porte, qualcosa cambierà ne sono certa.

Meglio o peggio? Non lo so… in ogni caso sono certa che dopo ogni inverno arriva un’altra estate.

Cosa c’è di buono in questo settembre? Decisamente il mio nuovo disegno e questo album.

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